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CURAÇAO E LA TRADIZIONE DI SAN NICOLA

Aggiornamento: 5 ott 2022


Curaçao è una delle Isole ABC del Mar dei Caraibi (quando lo lessi la prima volta pensavo fosse uno scherzo, e invece no: le isole ABC esistono davvero). L’origine del nome di Curaçao probabilmente è legata al portoghese, derivando quindi dalla parola coraçao (cuore), ma non si hanno ancora teorie certe a riguardo. È certo, invece, che l’isola dà il nome al noto liquore, che molti di voi ricorderanno se hanno visto o provato almeno una volta il cocktail Angelo Azzurro, che prende il nome proprio dal colore del Blu Curaçao. Forse, però, non sapevate che il liquore può essere anche di altri colori!


Di San Nicola di Myra (o di Bari) invece, sappiamo che era un vescovo greco che, per le sue azioni in vita, è considerato protettore dei poveri, dei defraudati e, in particolar modo, dei bambini. Festeggiato in varie parti del mondo, San Nicola, o meglio Sinterklass, è anche il patrono di Amsterdam.


Ma come è finito ad essere celebrato anche a Curaçao?


Ebbene Curaçao, un tempo colonia olandese, è ora una delle nazioni costitutive del Regno dei Paesi Bassi, insieme ad Aruba, una delle altre due Isole ABC (ora vi è più chiaro da dove arriva il nome di questo insieme di isole? Provate a indovinare la B!). Tornando a San Nicola, quando gli olandesi giunsero nelle Americhe, nel 1624, fondarono dapprima Nuova Amsterdam (l’attuale New York) e dopo 10 anni colonizzarono l’isola di Curaçao, oltre a quella di Aruba. I coloni portarono le proprie tradizioni nei luoghi colonizzati, tra queste in particolare la devozione per il santo patrono Sinterklaas.

La celebrazione per il Santo, ancora molto sentita anche a Curaçao, si svolge la notte tra il 5 e il 6 dicembre, quando i bimbi attendono l’arrivo dei doni portati dal Santo accompagnato da un aiutante dalla carnagione scura, chiamato Zwarte Piet (che tradotto sarebbe Pietro il Moro). Questa rappresentazione dell’aiutante di Sinterklaas è probabilmente legata al mercato degli schiavi gestito dai coloni olandesi in America latina; per la sua simbologia discriminante e razzista, è stata messa in discussione negli ultimi decenni, ma senza grandi risultati. Anche nelle Isole caraibiche, infatti, continua a essere presente Zwarte Piet così come tradizione vuole.

La rappresentazione del Santo, invece, lo vuole con le vesti e il copricapo rossi da vescovo, e una lunga barba bianca. Per questo pare che proprio da San Nicola si arrivò all’iconografia attuale di Santa Claus e Babbo Natale. Non solo, lo stesso nome Santa Claus sembra sia un plausibile adattamento anglofono di Sinterklass.


Un po' di storia


Curaçao fu da subito sfruttata dai coloni olandesi per la sua posizione strategica nella tratta degli schiavi dall’Africa. Qui, infatti, giungevano gli schiavi del continente africano che, poi, venivano smistati sul territorio americano. Gli stessi aruachi (aruak o arawak), il popolo indigeno dell’America meridionale, furono utilizzati al servizio di questo mercato. La schiavitù perdurò fino al 1863, dopodiché ci fu un periodo di crisi profonda per l’isola. Infine, nel 1914 si scoprirono importanti giacimenti di petrolio che riportarono Curaçao sulla cresta dell’onda.

Attualmente l’isola è frequentata da turisti per le sue barriere coralline e i suoi paesaggi esotici, ma continua ad essere sfruttata per i giacimenti di petrolio.


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